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| Come sarebbe il mondo se i nazisti avessero vinto la seconda guerra mondiale?
Quei giochi in cui le risorse vitali salivano anche oltre i 100 punti, in cui si sparava a più non posso, in cui avevi un protagonista iconico super-macho e dalla mascella enorme, in cui dovevi premere anche per raccogliere da terra le cose più insignificanti, in cui, quando uccidevi gli avversari, vedevi il loro corpo esplodere in mille pezzettini. Beh, adesso non ne fanno più di giochi così o, scusate un attimo, effettivamente in Wolfenstein The New Order ci sono tutti questi elementi.
Ma la giovane software house svedese MachineGames non si è fermata a questo, visto che ha voluto inserire questi elementi iconici per la storia degli sparatutto in prima persona all'interno di una cornice moderna, che contempla anche le coperture, sequenze di narrazione in stile cinematografico, una storia profonda ed emozionale, la possibilità di agire in maniera tattica e accorta. E ne è venuto fuori un mix interessante, che tocca dei vertici di altissima qualità, anche se in altri momenti appare fin troppo semplicistico.
Innanzitutto, bisogna parlare del contesto storico alternativo individuato da MachineGames per immergere le vicende del nuovo William J. Blazkowicz, che possiamo tranquillamente inserire all'interno del genere dell'Ucronia. Alternativo perché i tedeschi hanno vinto la seconda guerra mondiale, grazie a una tecnologia militare a cui gli Stati Uniti e le altre forze impegnate nel conflitto non hanno saputo resistere. The New Order, da questo punto di vista, è sia un reboot che un sequel dei vecchi Wolfenstein (vecchissimi dicono, ahimé, i dati sulla mia carta d'identità), proprio perché è ambientato negli anni '60, quando i nazisti hanno ormai affinato le loro armi, che appaiono così in formato avveniristico.
Ma quello a cui assistiamo in The New Order è proprio uno scenario con delle sue proprie regole, fatto di personaggi e fatti "storici" ben definiti. In alcuni momenti sembra quasi di assistere a una storia di fantascienza, per quanto continui a richiamare la storia, quella vera, in alcuni dei suoi avvenimenti più toccanti e assurdi, come l'Olocausto, il delirio dei capi di stato che innescarono quel conflitto mondiale, la sofferenza delle persone normali trascinate, senza volerlo, nella guerra. E quando si dà credito al delirio della dittatura, la storia lo insegna, si finisce sempre in un bagno di sangue.
Wolfenstein The New Order
Ma, lo sappiamo, la dittatura è ammaliante, e molto spesso riesce a sfruttare sagacemente la sofferenza delle persone nei periodi difficili, con una promessa e un obiettivo: sovvertire ogni regola, fare piazza pulita di tutto quello che si ha, per ripartire da zero, tutti nel...Read the whole post... |
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